10 luglio 2019

Suor Edvige MARTINELLI

Carissime sorelle, il 4 luglio 2019, dall’Ospedale “Egas Moniz” di Lisboa (Portogallo), il Signore ha chiamato a Sé la nostra carissima Suor Edvige MARTINELLI.

Nata a Tavernola (Bergamo) il 5 settembre 1920
Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1940
Appartenente all’Ispettoria Portoghese “Nostra Signora di Fatima” - Estoril

Suor Edvige nacque in una famiglia profondamente cristiana. I genitori educarono i loro otto figli sul fondamento dell'amore a Dio e alla Vergine Maria. A dieci anni, il 23 novembre 1930, ricevette il sacramento della Cresima. Questo dono di fede ricevuto e alimentato, fu per lei sempre motivo di ringraziamento a Dio. E lo faceva anche mettendo a frutto le grandi abilità artistiche che il Signore le aveva donato.
Fin dalla tenera età Edvige sentì la chiamata del Signore. Il contatto con una missionaria FMA che era passata al suo paese le fece nascere il grande desiderio di diventare missionaria. Ma il sacerdote che la guidava, don Pietro Bonicelli, la orientò a fondare meglio le motivazioni che la dovevano portare a seguire il Signore. Il papà non era d'accordo sulla sua scelta e quindi Edvige non poteva essere così sollecita nel dare la risposta al Signore come il cuore avrebbe desiderato. Ma poi giunse il consenso favorevole e questo le diede ali. Il 20 agosto 1935 entrò a Torino nella Casa “Madre Mazzarello” e, successivamente, nell’Aspirantato di Arignano. Il 31 gennaio 1938 iniziò il Postulato, seguito dal Noviziato a Casanova. Lì il 5 agosto 1940 fece la professione religiosa. Suor Edvige stessa lasciò scritto: «Prove e difficoltà non mi sono mancate, ma sono sempre stata felice della mia scelta. La mia prima professione è stata una giornata indimenticabile e per anni anche solo nel ricordarla mi commuovevo».
I tempi erano difficili a motivo della guerra. In attesa di migliori possibilità per realizzare il suo sogno missionario, si dedicò allo studio e all’insegnamento del ricamo, taglio e cucito nelle case a cui la destinò l'obbedienza: Torino e Castelnuovo. Solo al termine della guerra, suor Edvige il 25 agosto 1946 giunse in Portogallo. Qui si donò con tutto il suo cuore e la sua anima alla missione. Dal 1946 al 1958 lavorò come assistente e insegnante di ricamo a Monte Caparica. Dal 1958 al 1968 visse nella Casa “Santa Clara” di Lisboa dove continuò le stesse attività, oltre a lezioni di attività manuali e di teatro. Nel 1968 passò a Porto “Nossa Senhora das Dores" e nella casa "S. José", dove si dedicò all’assistenza delle interne.
Nel 1969 fece ritorno in Italia: per due anni fu assistente di oratorio nella casa di Rivalta “Laura Vicuña mentre frequentò un corso di animazione sportiva. Ma l'amore per la missione la riportò in Portogallo e venne destinata dall’obbedienza al Collegio “Laura Vicuña” di Vendas Novas. Vi rimase 44 anni! Nell’intensa attività tra i giovani, mise in atto i suoi doni artistici di ricamo, teatro e pittura, particolarmente per il fonte battesimale della Parrocchia di Sant'Antonio di Vendas Novas e della Parrocchia di San Domenico Savio. Scrisse: «Sebbene non fossi priva di difficoltà, cercavo sempre di mantenermi calma; il Signore mi ha riempito di grazie e di felicità. La vita religiosa, come ogni altra vocazione, è meravigliosa quando ti lasci guidare dal Signore e da coloro che ti amano e ti circondano».
Nei quattro anni in cui visse nella casa di riposo “S. Giuseppe” di Alcabideche, soffrì molto per la mancanza dell’azione diretta tra i giovani e le Exallieve che amava. Ma, poco a poco, riuscì ad offrire tutto al Signore. Di tanto in tanto la sentivamo dire: «Sei tu, Gesù che mi aiuti in tutta la mia vita!». E ancora: «Ciò che conta è vivere amando il nostro Dio». Trascorreva le giornate con il rosario in mano e canterellava, più o meno consapevolmente, qualche lode mariana. Nonostante la sua fragilità, aveva espressioni di semplicità, gratitudine e affetto per coloro che l’assistevano e per le consorelle della comunità. Le piaceva partecipare ai momenti comunitari, ma spesso doveva rinunciare perché non le era più possibile.
Un lungo cammino di 99 anni di vita, tutti spesi per la causa del Regno di Dio nella condivisione dei doni ricevuti. Colpita da ictus il 30 giugno, fu ricoverata in ospedale e il 4 luglio rese la sua anima a Dio. Spetta ora a noi ora lodare e ringraziare il Signore per la fedeltà e la testimonia di gioia di questa cara FMA, per tutto il bene che ha seminato dove è passata. Che Dio sia la sua ricompensa!
Abbiamo un’altra sorella che intercede in Paradiso presso il Signore! Ottenga per ciascuna il dono della fedeltà e la grazia di nuove vocazioni nello stile di S. Giovanni Bosco e di S. Maria Mazzarello. 

L’Ispettrice
Suor Rosa Cândida da Lage Gomes

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