Carissime sorelle, la mattina del 14 luglio 2018, nella casa “S. Maria D. Mazzarello” di Santiago El Bosque (Cile) il Signore ha chiamato a sé la nostra cara sorella Suor Rosa SLONGO.
Nata a Cesiomaggiore (Belluno) il 29 giugno 1924.
Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1949.
Appartenente all’Ispettoria Cilena “San Gabriele Arcangelo”.
Rosa, seconda di sette fratelli e sorelle, nacque in una famiglia dalle profonde radici cristiane dove i genitori seppero testimoniare la loro profonda fede, capace di superare ogni avversità, soprattutto nel periodo della seconda guerra mondiale. Rosa espresse la sua totale fiducia nel Signore superando i pericoli per conseguire il cibo e collaborare con la mamma nella cura dei fratelli e nelle faccende di casa.
Rosa conobbe le FMA nella sua provincia e sentì la chiamata del Signore a consacrare a Lui la sua vita nel servizio ai più bisognosi. Il 31 gennaio 1947 iniziò il Postulato ad Arignano e il 5 agosto dello stesso anno venne ammessa al noviziato di Casanova dove, due anni dopo, emise i primi voti. La sua grande passione apostolica la spinse a presentare la domanda missionaria, così dopo pochi mesi dalla professione, il 20 ottobre 1949, giunse a Santiago (Cile) insieme a suor Alma Calchi, con la quale aveva vissuto un anno di noviziato.
Nel 1950 suor Rosita, iniziò il suo servizio in diverse comunità dell’Ispettoria: fu aiutante dell’infermiera, sacrestana, responsabile dell’oratorio, insegnante, consigliera scolastica. Nel 1965 conseguì il diploma di maestra della Scuola primaria nell’Università Cattolica del Cile. Quante ebbero l’occasione di lavorare con lei sottolineano che suor Rosa aveva ottime doti di educatrice; la ricordano creativa e interessata alla formazione delle alunne; dedicava tempo al recupero di quelle che faticavano nell’apprendimento. Da autentica salesiana, cercava di incoraggiarle e di dare loro fiducia premiando i loro piccoli sforzi per raggiungere le mete stabilite.
Suor Rosa fu una missionaria generosa e tutta donata alla comunità; aveva un forte spirito di famiglia imparato e vissuto con i suoi cari, che coltivò fino agli ultimi giorni della vita. Rimase sempre molto unita alla famiglia e ne conservava come un tesoro le fotografie. In occasione della celebrazione dei 50 anni di vita religiosa, ebbe la gioia di avere accanto a sé due fratelli. Manteneva anche un forte legame con la sua Parrocchia. Dal Centro missionario le mandavano periodicamente aiuti, come anche vestiti, ecc. Attraverso numerosi benefattori conseguì fondi per completare la costruzione di una cappella a “La Patagua”, vicina a Santa Cruz, dove fece l’oratorio dal 1989 al 1995.
Nel 1997, quando le venne chiesto di parlare della sua esperienza spirituale, affermò: “Ho centrato la mia vita nel Signore; mi sforzo per essere fedele e ho maturato una visione più ampia in relazione alle consorelle”. Riguardo ai suoi desideri, rispose: “Voglio vivere in fedeltà la mia voca-zione, con l’unico desiderio di fare la volontà di Dio…”.
Dal 2012 si trovava nella casa di riposo di Santiago El Bosque e, fino a quando le forze la sostennero, partecipò ai momenti di preghiera comunitaria, soprattutto all’Eucaristia. Riceveva ogni visita con gioia, un sorriso e sguardo trasparente.
La nostra cara Sorella ci lascia una bellissima testimonianza di FMA felice, donna di preghiera e di pace, capace di godere anche delle piccole cose della vita, perfino scherzava sugli acciacchi dell’età. Una sua direttrice riferisce un dialogo avuto con lei che esprime molto bene il suo spirito di libertà. Suor Rosa un giorno le disse: “Lei ci lascia spazio, ci ascolta, domanda e lascia che noi decidiamo. Non ci impone nulla!”. La direttrice con un po’ di timore le domandò: “Non le sembra buono così?”. Suor Rosa rispose: “Al contrario, mi piace molto!”.
Grazie, suor Rosita, per averci regalato una bella testimonianza di fedeltà alla vocazione che il Signore ti ha donato. Ora, che godi la presenza della tua amata Ausiliatrice, intercedi per noi presso il Signore e per le missionarie dell’Istituto.
L’Ispettrice
Suor Ximena Oyarzo Mansilla
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