24 febbraio 2018

Suor Rosaria DE SANTIS

Carissime sorelle, il 18 febbraio 2018, prima domenica di Quaresima, dall'ospedale “Martini” di Torino, è stata chiamata al Cielo la nostra sorella Suor Rosaria DE SANTIS. Nata a Cerignola (Foggia) il 22 settembre 1932. Professa a Ottaviano (Napoli) il 6 agosto 1959. Appartenente all’Ispettoria Piemontese “Maria Ausiliatrice” - Italia.
Rosaria era la primogenita di sei figli, quattro sorelle e due fratelli. In casa il Vangelo vissuto si esprimeva in nobiltà di animo e di comportamento. Il papà lavorava presso il barone del luogo, che gli aveva affidato la gestione dei lavoratori delle sue terre. Svolgeva questo incarico godendo la fiducia di tutti a motivo della sua grande onestà e gentilezza. Rosaria, anche quando sarà lontana, manterrà sempre rapporti di vicinanza e grande affetto con tutti i suoi cari, sostenendoli nelle vicende della vita.
A Cerignola conobbe le FMA grazie ad un’amica che la invitò all’oratorio. Fu subito colpita dalla grande accoglienza delle suore e dal loro profondo amore per Maria. Proprio nella cappella dell’oratorio, davanti alla statua della Madonna, un giorno Rosaria si affidò segretamente a Lei. La conferma che il Signore la chiamava a seguirlo nella vita religiosa le venne da S. Pio da Pietrelcina che la seguiva spiritualmente. S. Pio si manifestò però un po’ titubante di fronte al desiderio di andare missionaria e le chiese: «Ma avrai la salute?».
Portando con sé il motto “Signore, io confido in te”, che l’accompagnerà per tutta la vita, iniziò il cammino formativo nell’Istituto a Napoli Vomero dove fece il postulato e il noviziato. Dopo la prima Professione, il 6 agosto 1959, suor Rosaria iniziò la preparazione alla vita missionaria: tre anni di studio a Torino, un anno in Inghilterra per imparare la lingua e poi, nel 1963, la partenza per l’India, Ispettoria di Madras. Qui, fino al 1973, le venne affidata la responsabilità della Scuola dell’infanzia ed elementare. Suor Rosaria svolse questo incarico con grande passione, esprimendo tutta la sua maternità verso le bambine. Inoltre collaborò con la Segretaria ispettoriale e, per un anno, fu assistente delle aspiranti. Dopo 10 anni che lasceranno un ricordo e una nostalgia indelebili nel suo cuore, le condizioni di salute imposero a suor Rosaria il rientro in Italia. Padre Pio aveva visto lontano, quando si era preoccupato della sua salute!
Dal 1973 al 1975 fu a Roma in Casa Generalizia, come aiutante nell’ufficio catechistico; poi per un anno ritornò nella sua Ispettoria di origine come Segretaria della Scuola a Taranto; dal 1975 al 1978 fu nuovamente a Roma, nella casa “S. Cuore”, come insegnante nei Corsi di formazione professionale. Dal 1978 tornò definitivamente a Torino “Maria Ausiliatrice” 35, dove restò fino al 1990. Passò poi alla casa “Sacro Cuore” (1990-1996), “Madre Angela Vespa” (1996-2002; 2003-2009) e “Madre Mazzarello” (2009–2018). Trascorse un anno a Mornese Mazzarelli (2002-2003). Suor Rosaria seminò dovunque sorriso e bontà, dedicandosi con vera passione educativa ai bambini della Scuola Primaria e ai ragazzi della Scuola Media, attraverso il doposcuola, le lezioni e i ricuperi di inglese, l’assistenza in vari momenti della giornata. Una cura tutta particolare l’ha riservata alle exallieve che si sono sentite cercate, accolte, seguite con una vera maternità.
La notizia della sua morte, sopraggiunta dopo un breve periodo di grande sofferenza, sta suscitando un coro unanime di riconoscenza da parte delle sorelle della sua comunità o che sono state con lei negli anni precedenti, delle exallieve/i, dei docenti della Scuola “Madre Mazzarello”. «Suor Rosaria è stata una sorella buona, che nel suo costante sorriso esprimeva la gioia profonda di appartenere a Gesù e l’accoglienza materna per ogni persona che avvicinava».
Ora la pensiamo in cielo a sorridere eternamente al Signore, alle persone care che avrà ritrovato nella Casa del Padre, a tutti noi che le chiediamo di continuare a contagiarci con la sua gioia e la sua bontà.

L’Ispettrice
Suor Elide Degiovanni

Nessun commento:

Posta un commento