8 febbraio 2018

Suor Antonietta NANIA

Carissime sorelle, nel pomeriggio del 24 gennaio 2018, nella casa “S. Giuseppe” di Caracas (Venezuela), accompagnata da Maria Ausiliatrice si è presentata al Padre misericordioso la nostra cara sorella Suor Antonietta NANIA.
Nata a Sarconi (Potenza) il 17 dicembre 1934
Professa a Ottaviano (Napoli) il 6 agosto 1957
Appartenente all’Ispettoria Venezuelana “S. Giovanni Bosco”
Antonietta, primogenita di quattro figli, nacque in una famiglia dalle profonde radici cristiane. I genitori seppero educarli alla vita di preghiera e ai valori umani e cristiani. Ricordava che all’età di nove anni nel periodo natalizio, mentre con i fratelli attendeva con entusiasmo i regali della Befana, con grande sorpresa ricevettero la notizia che, al posto dei regali avrebbero avuto la quarta sorellina, una bimba chiamata Maria. Ai due fratelli non piacque questa notizia, ma Antonietta ne fu felice e si offrì subito per prendersi cura di lei.
Nell’adolescenza a Napoli, con un’amica, conobbe il carisma salesiano. Antonietta avvertì forte la chiamata del Signore e con decisione comunicò in famiglia che voleva farsi suora di don Bosco. Benché la sua scelta non fosse ben accolta dal papà, nel 1954 Antonietta entrò nell’Istituto delle FMA a Napoli. Il 31 gennaio 1955 fu ammessa al Postulato; visse il tempo del Noviziato a Ottaviano dove il 6 agosto 1957 emise i primi voti.
Dopo la professione fu insegnante di taglio e cucito a Napoli Vomero per due anni. L’ardore mis-sionario la spinse a presentare la domanda missionaria. A Torino, nella casa “Madre Mazzarello”, partecipò al Corso di formazione per le neo-missionarie e nel 1960 partì per la Tahilandia. Dopo un anno a Ban Pong dedicato allo studio della lingua, insegnò taglio e cucito a Hat Yai e Udon Thani. Nel 1974, per tre anni fu assistente delle pensionanti; poi di nuovo la troviamo a Udon Thani responsabile del Centro di promozione della donna e insegnante di taglio e cucito. Le consorelle che l’hanno conosciuta affermano che suor Antonietta svolse questo servizio con professionalità e dedizione. Viveva con generosità il suggerimento di madre Mazzarello: “Ogni punto d’ago, sia un atto di amore di Dio”.
Nel 1992 i genitori e alcuni familiari si trasferirono nel Venezuela e fecero di questo paese la loro seconda patria. Quando il papà si ammalò, suor Antonietta considerò opportuno chiedere il trasferimento in quell’Ispettoria per essere vicina alla famiglia bisognosa di un aiuto.
Quando giunse in Venezuela, venne inviata alla comunità “S. Maria Mazzarello” di Los Teques dove fu sacrestana e sarta. Nel 1995 fu trasferita alla “Fondazione Carlos Delfino” di La Vega - Caracas come insegnante di taglio e cucito. Quattro anni dopo svolse gli stessi servizi nel collegio “María Auxiliadora” di Los Teques. Dal 2002 al 2005 lavorò nella Casa ispettoriale di Caracas Altamira, come sacrestana. In seguito fu nella casa “Beata Laura Vicuña” di Valencia fino al 2010. A motivo dell’indebolimento della salute, venne accolta prima nella casa “María Auxiliadora” di Caracas Altamira e poi nella casa “S. José” in riposo.
Nei 25 anni di lavoro nelle diverse case dell’Ispettoria, le consorelle apprezzarono le qualità umane e spirituali di suor Antonietta e la sua capacità di adattamento. Il suo atteggiamento fu sempre cordiale, sereno, riconoscente per ogni gesto fraterno. Con se stessa era molto austera. Preparava con cura e buon gusto le feste religiose e salesiane, dava un tono di gioia e di bellezza agli ambiente che sapeva decorare con arte. Scrisse con la vita il progetto della sua esistenza: “Pregare, lavorare, creare bellezza e, soprattutto, amare per far trasparire la bontà del Padre celeste e dare splendore a quella pietra viva del monumento a Maria Ausiliatrice che sognò don Bosco”.
Con il passare degli anni, la salute divenne sempre più debole. Visse questo ultimo periodo come vergine prudente che attende l’arrivo dello Sposo. Qualche settimana fa venne sottoposta ad un intervento chirurgico per estirpare un tumore. Superò bene l’intervento, ma sopravvennero alcune complicazioni anche a motivo della debolezza fisica e il 24 gennaio Maria Ausiliatrice la accompagnò in Paradiso. Ora la pensiamo felice godendo della presenza amorosa di Gesù e di Maria, che furono i grandi amori della sua vita. Cara suor Antonietta, grazie per la tua fedeltà al Signore, la fraternità, il servizio. Ottienici dal Padrone della messe sante vocazioni.

L’Ispettrice
Suor Margarita Hernández

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