8 settembre 2017

Una vita [missionaria] lunga e feconda: suor Giovanna Zacconi.


Carissime sorelle, il 2 settembre 2017 nella casa “S. Cuore” di Vöcklabruck (Austria) all’età di 105 anni, il Signore ha chiamato al premio eterno la nostra carissima Suor Giovanna ZACCONI. Nata a Messina il 7 luglio 1912. Professa a Torre Bairo (Torino) il 6 agosto 1939. Appartenente all’Ispettoria Austria – Germania “S. Maria D. Mazzarello”.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15,16). La vita di suor Giovanna, nel senso più reale della parola, si può definire una esperienza vissuta in profonda unione con Dio che in lei ha portato molto frutto. Con “Madre Giovanna”, come era chiamata affettuosamente dalle consorelle, si chiude un’era storica per l’Ispettoria Austria-Germania. Suor Giovanna ha animato questa Ispettoria, che allora erano due, per ben 18 anni con la sua ricca personalità, senso di umanità e di fedeltà al carisma, dando un’impronta forte alla formazione delle suore e allo sviluppo delle opere.
Secondogenita di sei figli, di cui tre morirono nell’infanzia, Giovanna ricevette il Battesimo due giorni dopo la nascita. Il padre, impiegato statale, per motivi di lavoro dovette più volte trasferirsi in diverse città con non pochi disagi da parte dei familiari soprattutto per ciò che riguardava lo studio dei figli, che dovevano cambiare scuola e ambiente. Il trasferimento del padre a Vercelli nel 1930 segnò una svolta nella vita di Giovanna. La mamma un giorno, mentre era dalla parrucchiera, venne a sapere da una giovane che le FMA di Vercelli eseguivano con le ragazze uno spettacolo e così, incuriosita, vi si recò con le figlie. Da quel momento l’oratorio divenne la vita di Giovanna. Lei stessa costatò che le suore senza le oratoriane non potevano vivere, perciò le accoglievano sempre con gioia. Il punto culmine che decise la sua entrata nell’Istituto fu la canonizzazione di don Bosco a cui ebbe la gioia di partecipare a Roma e del quale portò nel cuore il ricordo e l’entusiasmo per tutta la vita. Il 7 dicembre 1936 a Vercelli Giovanna iniziò il cammino formativo. La mamma in quell’occasione le rivelò di aver sognato anni prima, che don Bosco veniva nella sua camera e se la portava via. Non fece dunque nessuna resistenza davanti alla vocazione religiosa della figlia.
Nel gennaio 1937 iniziò il postulato a Vercelli mentre il Noviziato lo visse a Torre Bairo dove emise la Professione. In seguito, fino ai voti perpetui, si occupò dell’oratorio e dell’insegnamento della contabilità nella scuola professionale di Vercelli. Presentata la domanda missionaria nel 1948, l’anno dopo fu destinata alla Germania e trascorse due anni a Monaco. Imparata la lingua, dal 1951 fu assistente delle aspiranti e in seguito fu direttrice della casa di Ingolstadt/Oberhaunstadt. L’allegria, la cordialità e la comprensione fecero di suor Giovanna un esempio di salesianità, amata e apprezzata dalle suore, dai confratelli salesiani e dalla gente che la ricorderà come “l’italiana affascinante”.
Nel 1954, quando l’Ispettoria fu divisa, fu nominata ispettrice in Germania dove restò per un sessennio. Nel 1960, in sostituzione di madre Alba De Ambrosis, fu chiamata a guidare l’Ispettoria Austriaca e vi restò 12 anni. Tra i suoi compiti ebbe anche la responsabilità di accompagnare le FMA Slovacche, che a causa della situazione politica, si trovavano dietro la cosiddetta “cortina di ferro” e in grande necessità. Tale compito richiedeva tanta prudenza e saggezza e i contatti erano molto difficili. Solo nel 1963, quando si aprirono i confini, suor  Giovanna per suggerimento della Madre, poté entrare e incontrare le nostre sorelle. Fino al 1970 le visitò annualmente alimentando tra loro la comunione con il Centro dell’Istituto. A chi le chiedeva se avesse avuto difficoltà nel suo servizio di Ispettrice, rispose: ”Ho avuto valide consigliere. A quei tempi le suore accettavano le correzioni. La mia più grande preoccupazione è stata sempre quella di dedicare tempo sufficiente alle suore e curare la loro formazione culturale e religiosa. Tra di noi c’era tanta unione!”.
Nel 1972, nella casa di Linz fu economa e a Stams fu direttrice per un triennio. Nel 1975 fu membro della nuova casa di Vöcklabruck con la grande scuola. Là fu vicaria ed economa e, quando nel 2005 si costituì la comunità “S. Cuore” per le suore anziane, lei ne fece parte. Anche qui diede tutta se stessa alle consorelle e, benché già centenaria, godeva nel contatto con i bambini e le ragazze della scuola, ed era sempre presente alla vita della comunità. Suor Giovanna scrisse: “Ringrazio Dio e Maria Ausiliatrice per il grande dono della vocazione di FMA. Sono sempre stata una FMA felice. Ogni giorno comprendo meglio la profondità e la bellezza di questo dono, di cui non potrò ringraziare sufficientemente il buon Dio. Il mio grazie va ai miei genitori e fratelli, alle superiore e consorelle, ma anche ai confratelli salesiani, soprattutto ai miei confessori. Maria Ausiliatrice, che mi ha chiamata e protetta fin qui, mi sia vicino nell’ultima ora e mi conduca a Gesù”.
Cara Madre Giovanna, anche noi ti diciamo grazie di cuore: tu eri e rimani per noi un dono del Cielo!

 L’Ispettrice 
suor Maria Maul

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