24 dicembre 2016

Suor Rosalba SIVILOTTI

Carissime sorelle, la mattina del 21 dicembre 2016, dalla Casa “Immacolata di Lourdes” di Marseille (Francia), la voce dello Sposo che invita alle nozze eterne si è fatta sentire improvvisa al cuore della nostra cara sorella Suor Rosalba SIVILOTTI. Nata a Pignano di Ragogna (Udine) il 19 settembre 1917. Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1938. Appartenente all’Ispettoria “Notre-Dame des Nations” Francia-Belgio Sud.
Rose, come è stata sempre chiamata, nacque in provincia di Udine (Italia) in una famiglia di agricoltori amanti del lavoro e aperti alle relazioni genuine. Erano quattro fratelli e due sorelle, e vivevano in un ambiente patriarcale riuniti attorno alla nonna, che era punto di riferimento per piccoli e grandi. Quando Rose aveva 17 anni, i genitori avrebbero voluto che si sposasse, ma lei si oppose. In quel periodo la mamma si ammalò gravemente. Rose offrì a Dio la sua vita per la vita della mamma e il Signore la fece guarire.
Nell’ottobre del 1936 la famiglia emigrò in Francia in cerca di lavoro e così Rose conobbe le FMA di Marseille. Il 31 gennaio 1938 venne ammessa al postulato e, dopo la vestizione a Marseille, fu mandata a Casanova per il Noviziato. Nella generosità delle sue aspirazioni, sognava di partire missionaria in Cina. Restò invece per tre anni a Torino nella Casa “Madre Mazzarello” dove conseguì il diploma di educatrice per la scuola dell’infanzia e, dopo un anno vissuto al Colle Don Bosco come aiutante in cucina, nel 1943 tornò in Francia. A Lyon “St. Laurent” collaborò nell’economato. Due anni dopo, a Marseille “Ville Pastré” fu incaricata dell’orto e svolse questo servizio fino al 1964. Era una donna attiva e intraprendente, guidava il trattore, coltivava i terreni perché potessero produrre e con questo nutrire bambini, consorelle e perfino gente di passaggio. Suor Rose aveva un temperamento equilibrato, sempre sereno e gioioso, una bella testimonianza per le novizie. Era infatti un modello di vita religiosa attiva e dinamica nel lavoro e, al tempo stesso, unita a Dio al quale offriva se stessa perché il suo amore crescesse nel cuore dei giovani.
Nel 1965 venne nominata direttrice della comunità di Gradignan addetta ai confratelli Salesiani. Nel 1970 fece ritorno alla “Ville Pastré” come aiutante dell’economa e dopo due anni passò alla Casa “Don Bosco” di Nice come incaricata del guardaroba nella casa addetta ai Salesiani fino al 1985. Per alcuni anni fu ancora guardarobiera nella comunità “S. Pietro” di Nice, e dal 1997 al 2003 con lo stesso incarico fece parte della casa “S. Famiglia” della stessa città. Aveva 86 anni quando nel 2003 venne accolta nella casa “Immacolata di Lourdes” di Marseille. Di questo periodo scriverà: «Finché ho ancora un po’ di forze, presto l’aiuto in guardaroba nel cucire a mano o a macchina. Sono felice di aver donato la mia vita al Signore!». Suor Rose è un raggio di sole nella comunità: non si lamenta, non dice nulla di negativo contro le persone, testimonia la profonda gioia del cuore. La cappella è il suo luogo preferito, si immerge nella preghiera con il rosario in mano. Non rimpiange di non avere studiato, né di non stare sempre con i giovani. Trova nell’obbedienza il posto che Dio le ha riservato e nella fede percorre un cammino di santità gioiosa.
In questi ultimi mesi forse ha il presentimento di dover partire presto per la Casa del Padre perché ricorda più intensamente il tempo di guerra e le fatiche affrontate, comunque è vigile e autonoma fino all’ultimo. Il 21 dicembre alle ore 4,00 del mattino, suor Rose se ne va in punta di piedi, come ha vissuto. Il giorno prima diceva di essere un po’ stanca, ma questo era più che giustificato dalla sua età di 99 anni!
Cara suor Rose, la tua testimonianza è stata una pagina di Vangelo per chi ha vissuto con te. Tu non facevi grandi discorsi, ma ogni tuo atto e il tuo sorriso ci parlava della bontà di Dio. Ottieni ora da Dio benedizioni per i giovani e vocazioni sante e solide che possano aiutare tanti/e giovani a scoprire la bellezza della sequela di Gesù.

L’Ispettrice
Suor Geneviève Pelsser

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