21 luglio 2018

Suor Oliva Pia COLUSSI

Carissime sorelle,il 10 luglio 2018, dalla Casa ispettoriale di Port-au-Prince (Haïti), il Signore ha chiamato a sé la nostra cara Suor Oliva Pia COLUSSI.
Nata a Casarsa della Delizia (Udine) il 2 agosto 1936.
Professa a Casanova di Carmagnola (Torino) il 5 agosto 1956.
Appartenente all’Ispettoria “N. Signora del Perpetuo Soccorso” - Haïti.
La sua famiglia era composta da due sorelle e tre fratelli. Entrò nell’Istituto all'età di 15 anni. Il 2 febbraio 1954 fu ammessa al postulato ad Arignano. Visse il noviziato a Casanova dove, il 5 agosto 1956, emise i primi voti. Dopo l’anno di preparazione missionaria a Torino dove frequentò il corso di infermiera presso l’“Ospedale Maria Vittoria”, il 22 settembre 1957 partì per Camagüey (Cuba), dove fu infermiera e assistente fino al 1959 quando, per l'ascesa al potere di Fidel Castro, fu costretta, come tutti i religiosi/e, a lasciare il paese. Dopo due anni a S. José di Costa Rica come assistente ed educatrice nella scuola dell’infanzia, arrivò ad Haïti il 28 marzo 1962. Il 5 agosto 1962 emise i voti perpetui insieme a suor Anna D’Angela, anche lei missionaria italiana.
Suor Oliva aveva acquisito una buona formazione professionale che andava perfezionando con soste periodiche in Italia. A Port-au-Prince ʺMaria Ausiliatriceʺ dal 1962 al 1977 fu sacrestana, guardarobiera, assistente delle interne, insegnante di ricamo. Dopo un anno a Pétion-Ville come assistente delle interne, dal 1978 al 1988 fu di nuovo a Port-au-Prince ʺMaria Ausiliatriceʺ come sacrestana, aiuto-economa, responsabile della cucina e del guardaroba dei Salesiani. Dal 1988 al 1993 tornò a Pétion-Ville come economa. A Cap-Haïtien svolse compiti amministrativi e fu responsabile del Centro sociale. Dal 1995 al 2001 fu di nuovo a Port-au-Prince ʺMaria Ausiliatrice ʺ come economa e delegata dell’Associazione di Maria Ausiliatrice. Per un anno fu vicaria, assistente e sarta in Noviziato. Dal 2002 al 2008 fu ancora economa del Centro sociale a Cap-Haitien.
Negli anni 2008-2013 fu a Cité Lintheau come economa e responsabile del patronato e della mensa. Lì ebbe una caduta che le provocò la rottura di una gamba e una fragilità generale. Dal 2014 al 2017 era a Pétion-Ville, con meno vigore fisico, ma sempre con lo stesso entusiasmo. Si prestava per l’accoglienza, l'assistenza in cortile e il guardaroba. Nel settembre 2017 iniziò a perdere la memoria e ad avere bisogno di un'assistenza continua, per cui venne accolta nella Casa ispettoriale. Dovette sottoporsi a visite mediche periodiche per la cura del cancro della pelle e per problemi di circolazione sanguigna.
Suor Oliva è stata a lungo responsabile del dispensario degli allievi con un autentico ʺcuore oratorianoʺ. Parlava poco di se stessa, della sua famiglia e del suo passato. Era la bontà personificata e le ragazze interne l’amavano molto, e a volte ne approfittavano un po’. Era paziente, generosa, sensibile, devota e molto affezionata alle Superiore. Come economa, coltivava una profonda devozione a San Giuseppe, suo speciale Patrono. Con sguardo sempre vigile, cercava di non far mancare nulla alla comunità e ai giovani. Era soprattutto attenta alle persone. Fino all'ultimo riusciva ad identificare ogni sorella per nome. Continuò a testimoniare il suo cuore generoso, nonostante lo stato di salute sempre più precario. Quando riceveva un'offerta dai suoi familiari o benefattori, voleva che fosse per i poveri. Ha faticato ad accettare di vivere in una stanza, da ammalata, lei che era maestra nelle relazioni intergenerazionali e interculturali: sembrava che non esistessero barriere di età e di cultura. Aveva sempre il sorriso sulle labbra, eccetto quando si commoveva. Infatti, essendo ipersensibile, spesso sulle sue guance scorrevano lacrime spesso di gioia. Suor Olive ha amato intensamente Haïti, i suoi giovani e il suo popolo. La sua grande paura era quella di dover tornare nella terra natale. Sulle sue labbra a volte si scorgeva come un timido balbettare: «Io sono un missionaria. Voglio morire ad Haïti». Non per questo non amava i suoi familiari, il suo paese, la sua gente generosa e affezionata che nel 2008 le aveva conferito il premio ʺCittadino dell’annoʺ e continua a sostenere tanti bambini poveri con numerose adozioni a distanza.
Suor Oliva, la terra di Haïti, che è stata testimone del tuo dono totale alle sue figlie e ai suoi figli, ti è riconoscente. Tu le hai dato tutto: la tua giovinezza, i tuoi sogni, i tuoi progetti e ora anche i tuoi resti mortali. Sei e rimarrai nei nostri cuori, nelle nostre anime, nelle nostre menti. Continua a pregare per l'Istituto, per l’Ispettoria di Haïti, per la nostra fedele perseveranza e per le nuove vocazioni.

L’Ispettrice
Suor Aline Nicolas

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