22 settembre 2016

Suor Ada BISCI

Carissime sorelle, il 12 settembre 2016, mentre cenava e discorreva serenamente, nell’Ospedale italiano di Damasco (Siria), gestito dalle FMA, è passata alla Casa del Padre la nostra carissima Suor Ada BISCI. Nata a Sava (Taranto) il 14 febbraio 1929. Professa a Ottaviano (Napoli) il 6 agosto 1956. Appartenente all’Ispettoria Medio Oriente “Gesù Adolescente”.
“Confida sempre nel Signore, anima mia, in Lui la tua salvezza”.
Suor Ada ci regala di proprio pugno alcuni dettagli della sua vita. Sentiamola raccontarsi con le sue tipiche espressioni: Sono nata e cresciuta a Sava, in provincia di Taranto, sono la quarta di sei fratelli e sorelle. La mamma era casalinga, sapeva fare di tutto, perfino dipingere quadri. Il papà, oltre la coltivazione dei campi, prediligeva il commercio. Da piccola ho frequentato la scuola delle Suore della Carità di San Vincenzo a Taranto. Dopo aver conseguito il diploma magistrale, ho insegnato nelle scuole elementari di Sava”.
In seguito suor Ada ottenne l’abilitazione all’insegnamento di lettere nella scuola media con la specializzazione in storia. Già in missione, conseguì l’abilitazione all’insegnamento dello spagnolo e della storia.
"La mia vocazione è nata nell’Azione cattolica. Quando avevo 17 anni, manifestai alla mamma il desiderio di essere religiosa; mi guardò con tanta compiacenza. Quando giunsero a Sava le FMA, io ebbi modo di conoscere da vicino ciò che studiavo nella Storia della pedagogia italiana dell’800.
La mia mamma è morta nel 1948, a 46 anni. In quel dolore la mia famiglia conobbe un nuovo periodo di fervore spirituale. Avevo deciso l’entrata nell’Aspirantato, ma il papà e i fratelli erano del parere che rimanessi a casa per aiutare in famiglia. E così dovetti aspettare. Intanto il desiderio cresceva e lo alimentavo con la devozione a Maria Immacolata. Il 14 agosto 1953 partii per l’Aspirantato di Napoli Vomero, dove mia sorella, Pierina, diciottenne, mi aveva preceduto l’anno prima. La sorella Antonietta assunse la responsabilità della casa, anche se lei, a nostra insaputa, aspirava alla vita religiosa claustrale.
Il 31 gennaio 1954, nell’iniziare il Postulato, presi coscienza della grande coincidenza con l’anno mariano, ed iniziai una nuova amicizia con Maria Ausiliatrice. Il noviziato a Ottaviano fu per me una scuola di ascesi salesiana. Il 6 agosto 1956: giorno della professione, non finivo di ringraziare il Signore e promisi di fare di tutta la mia vita un inno di ringraziamento alla Santissima Trinità. Dopo la professione sono stata insegnante di quinta elementare nella Casa “Maria Ausiliatrice” 35 a Torino, mentre mi preparavo a partire per la missione. Il 30 agosto 1957 sono partita per il Perú. Ho avuto come Ispettrice la carissima Madre Antonietta Böhm che mi è stata di grande sostegno. Ho vissuto in varie comunità, con diverse mansioni fino al 1977, anno della mia partenza per Teheran (Iran), dove la S. Sede aveva affidato alle nostre sorelle una grande scuola che era prima delle suore di S. Anna. Mi consolava il pensiero che la Casa apparteneva all’Ispettoria mediorientale, opportunità per visitare la Terra Santa sia per gli Esercizi Spirituali che per altri incontri ispettoriali”.
Nel 1981, suor Anna passò alla scuola italiana di Alessandria d’Egitto dove ha insegnato fino al 1985, anno in cui fu trasferita al Cairo per prendersi cura delle sorelle anziane. Dal 1997 al ‘99 è stata ad Amman come vicaria e aiuto in casa. Qui è stata operata al cuore e si è ripresa bene in salute tanto che dal 1999 fino all’ultimo è stata a Damasco nella scuola come catechista per adolescenti e insegnante di italiano in privato e guardarobiera. Solo nel 2016 venne trasferita al vicino ospedale per cure. Quest’anno, ha avuto la gioia di celebrare il 60° di professione che ha vissuto con entusiasmo eccezionale e con gratitudine a Dio per le sue grandi manifestazioni d’amore. In questi anni di guerra, ha continuato ad amare molto la Siria pregando e offrendo per la pace. Pregava anche per ottenere da Dio per l’Istituto e per l’Ispettoria vocazioni di buona indole. In queste ultime settimane è caduta ed ha avuto varie complicazioni anche di carattere circolatorio.
Suor Ada è stata una missionaria umile e fedele. Amava l’Ispettoria, si donava con semplicità, generosità e precisione. Si è caratterizzata per la parola profonda, per la disponibilità incondizionata, per la preghiera assidua, per la voce dolce e lo sguardo rispettoso verso tutti e per la fraternità sincera.
Al funerale, oltre esprimerle il nostro GRAZIE, abbiamo chiesto a lei di parlare al Signore, che ha tanto amato, della travagliata Siria e di gridargli da vicino: “Basta Signore, vogliamo che torni la vita e la speranza in questa Terra, dove i cristiani sono nati nella storia e dove hanno testimoniato la fedeltà fino al martirio”.
Siamole larghe di suffragi.

L’Ispettrice
Suor Lina Abou Naoum          

1 commento:

  1. Addio dolce Suor Ada. Sei stata di grande lezione, per la nostra famiglia, e per tanti altri. Ci sei sempre stata nei momenti piu' critici della nostra vita, e ti ringraziamo. Ti vogliamo tanto bene, e ci dispiace e ci fa male il fatto che non siamo riuscite a salutarti per bene prima che partissi per la casa di Dio. Perdonaci.
    Prega per la Siria, e anche per la nostra famiglia.
    Ti mandiamo, cara Suor Ada, un ultimo bacio, un abbraccio, e un GRAZIE DI TUTTO.
    A presto Suor Ada.

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