27 luglio 2015

Suor Maria RANIERI

Carissime sorelle, il 20 luglio 2015, nella casa “Santa Cecilia“ di Bogotá (Colombia), il Signore ha accolto nella Sua casa la nostra cara Suor Maria RANIERI. Nata a Terzigno (Napoli) l’11 ottobre 1918. Professa a Ottaviano (Napoli) il 6 agosto 1939. Appartenente all’Ispettoria Colombiana “N. S. del Rosario di Chiquinquirá” – Bogotá.
Maria era la secondogenita di sei figli: un fratello e cinque sorelle, delle quali due FMA: suor Teresa che morì nel 2005 e suor Maria. Il 31 gennaio 1937 entrò nell’Istituto e il 6 agosto dello stesso anno iniziò il noviziato e, due anni dopo, fece professione a Ottaviano.
Conosciamo alcuni particolari della sua infanzia e adolescenza da una conversazione che ebbe con suor Cecilia Arbeláez nel 1989: «La mamma era una santa. Vivevamo vicino al Santuario della Madonna di Pompei e, con i sei fratelli, siamo cresciuti sotto la protezione materna della Madonna. Frequentai la scuola del paese fino al 5° grado, come era usanza a quei tempi. Quando giunsero le FMA, sapendo che avevo vocazione, si interessarono dei miei studi e andai avanti. A 16 anni volevo entrare nell’Istituto, ma era appena partita la maggiore e dovetti aspettare».
Dopo la Professione religiosa suor Maria fu maestra e assistente delle postulanti a Napoli Vomero. Il 16 luglio 1948 partì per Cuba come missionaria e fu subito direttrice della casa di Ciudad Trujillo. Dal 1950 al 1953 fu maestra delle novizie a Guanabacoa. Poi fu direttrice a Moca e svolse lo stesso servizio nella casa di Santo Domingo.
Nel 1968 fu nominata Ispettrice dell’unica Ispettoria Colombiana “San Pedro Claver” di Bogotá e, dopo la suddivisione, nel 1971 fu superiora dell’Ispettoria “N. S. di Chiquinquirá”. Nel 1977 venne trasferita come Ispettrice nell’Ispettoria “San Miguel Arcángel” del Paraguay.
Nel 1983 ritornò in Colombia e fu direttrice del Colegio di Dosquebradas, ma solo per un anno. In seguito seguì corsi di Catechetica, fu vicaria e delegata dei Salesiani Cooperatori in varie case. Nel 1995 fu guardarobiera nella casa “Suor Teresa Valsé” di Bogotá e seppe animare con creatività il centro giovanile. Imparò anche a tessere, per poter insegnare quest’arte alle giovani. Dal 2010 si trovava nella casa di riposo “Santa Cecilia” di Bogotá.
Fin da quando giunse in Colombia una delle sue preoccupazioni era stata quella di avere un luogo adatto per il riposo delle consorelle e per gli Esercizi spirituali e riuscì, nel 1976, a far costruire la casa chiamata “Villa María” a Fugasagusá.
L’abbiamo sempre chiamata madre María per la sua particolare incidenza nel cammino dell’Ispettoria. Si esprimeva con la schiettezza di Natanaele. Si sottolinea di lei la semplicità, la sincerità, l’umiltà, lo spirito di sacrificio, la generosa dedizione, l’amore al lavoro, l’amabilità nel tratto, la salesianità, lo spirito di preghiera, la fraternità e, fino agli ultimi anni, il desiderio di imparare sempre cose nuove, di aggiornarsi. Tutto questo l’ha aiutata ad aprirsi alle esigenze dei tempi, a valorizzare le tradizioni e ad aprirsi con equilibrio al nuovo, non senza difficoltà, ma ha saputo dare passi che sorprendevano. Le toccò vivere una tappa impegnativa nell’Ispettoria, quella del post-concilio.
Era donna di profonda spiritualità, nei suoi quadernetti scriveva riflessioni spirituali quotidiane, annotava con precisione la sintesi dei ritiri mensili e degli Esercizi. Nel 2000 scrisse le linee portanti della sua vita spirituale e missionaria che intitolò: “Misericordias Domini in aeternum cantabo: Vita mea Christus est”. Finché le fu possibile, suor Maria mantenne relazioni con la famiglia soprattutto in occasione del Natale e della Pasqua. Godeva quando le consorelle che andavano in Italia potevano far visita alla sua famiglia e alla sorella Ausilia con i nipoti.
Visse gli ultimi anni nella serenità, nella preghiera e nel silenzio e sempre con un lavoro tra le mani. Non perdeva un minuto di tempo. Amava la lettura salesiana e la liturgia. È sempre stata molto fervorosa nelle pratiche di pietà e fedele agli atti comunitari. Si interessava di tutto quello che riguardava l’Ispettoria, l’Istituto, la Chiesa.
Ora l’affidiamo alla tenerezza del Padre e di Maria e rendiamo grazie per la sua vita tutta donata all’amore nel vero spirito salesiano.
L’Ispettrice
Suor Tonny Lucía Aldana