24 giugno 2015

Patagonia, Missionarietà e Concretezza

Dall'incontro di Papa Francesco con i Salesiani e le FMA, nella Basilica di Maria Ausiliatrice (21 giugno 2015)



Il vostro carisma è di una attualità grandissima. Guardate le strade, guardate i ragazzi e fate decisioni rischiose. Non abbiate paura. Come ha fatto lui.
Vi ringrazio tanto di quello che fate nella Chiesa e per la Chiesa. Vi ringrazio tanto per la missionarietà. Tanti salesiani nascosti in Africa… Penso ai primi tempi della Patagonia, quando le suore andavano là con l’abito di quel tempo – come facevano quelle donne sul cavallo? – e hanno evangelizzato la Patagonia. E i martiri salesiani della Patagonia…
Non è che io abbia una ossessione per la Patagonia. Ma don Bosco l’ha sognata! E ha inviato là. Tanto bene hanno fatto i primi salesiani. E forse il rettore si ricorda quando è venuto da noi per un incontro di beatificazione, con i vescovi della Commissione permanente, ad Aparecida per cercare il posto dove farla. E c’era una proposta buona, di farla a Buenos Aires così tutti gli ex alunni potevano venire. E io mi sono opposto, si ricorda? No, si deve fare in Patagonia! Ma non era una città. Il card. Bertone, che ha fatto la beatificazione, si ricorda.. Era un campo!
I salesiani che non hanno questa concretezza delle cose… Gli manca qualcosa. Il salesiano è concreto, vede il problema, ci pensa e lo prende in mano. Alla fine ho detto “come arcivescovo non darei il permesso”… su questa missionarietà vi dico una cosa: in una delle regioni della Patagonia è stata abbandonata dai preti. Lì non c’erano i salesiani. Durante 15 anni sono entrati evangelisti… Quello era un popolo religioso ma isolato. Loro volevano sentire la Parola di Dio e andavano dal pastore. Si sono più o meno convertiti. Una signora colta – i salesiani non erano sul posto ma avevano fatto tante missioni lì – quando è tornato un nuovo parroco lo ha ricevuto male. Lo ha accusato di averli abbandonato. E alla fine lo ha fatto passare un poco. Alla fine, il sacerdote ha chiesto perdono e mentre usciva la donna lo ha richiamato. Gli ha fatto vedere la statua di Maria Ausiliatrice: “Io sono evangelica adesso, ma questa non la lascio. L’ho nascosta perché non la veda il pastore”. Questa è la vostra missionarietà, grazie tante per quello che fate in tutta la Chiesa.