15 maggio 2014

Suor Maria BROCCARDO

Carissime sorelle, il 7 maggio 2014, dalla Casa “Madre Angela Vespa” di Nizza Monferrato (Asti), il Signore ha chiamato alla Patria del Cielo Suor Maria BROCCARDO. Nata a Monforte d’Alba (Cuneo) il 22 ottobre 1926. Professa a Nizza Monferrato (Asti) il 5 agosto 1946. Appartenente all’Ispettoria Piemontese “Maria Ausiliatrice” – Italia.
Suor Maria scrive nelle sue brevi memorie: “Se ho un desiderio, è di non fare della mia vita una pubblicità”. È bello però ricordare il suo esempio di vita totalmente consacrata all’Amore.
La sua numerosa famiglia era composta da otto fratelli e cinque sorelle, di cui tre FMA: lei, suor Francesca e suor Angela, appartenenti alla nostra Ispettoria. La sua prima infanzia non fu troppo felice, non avendo potuto camminare se non all’età di sei anni, quando finalmente poté essere curata. Scrive: “A cinque anni fui ricoverata all’Ospedale Cottolengo di Torino, dove mi hanno messa in sesto”. E ricorda soprattutto la fede con cui la mamma, prima del ricovero, l’aveva portata nella basilica di Maria Ausiliatrice e aveva pregato con grande fervore. Sovente suor Maria ricordava la devozione della mamma verso l’Ausiliatrice e ripeteva una preghiera imparata da lei: “O Maria, mamma mia, fammi tutta di Gesù, fammi buona, fammi santa, fammi umile come eri Tu”.
Nel 1941 le FMA avevano aperto un fiorente oratorio al suo paese e lei ricordava che ogni 24 del mese si viveva un bel fervore mariano. Di qui nacque la sua vocazione. Non le fu facile ottenere il permesso di entrare in postulato; il padre si convinse solo grazie all’opera di persuasione della mamma. Era tempo di guerra e cinque fratelli erano sotto le armi; due di loro rimasero dispersi in Russia. Maria fu accolta a Nizza il 10 dicembre 1942, il 31 gennaio 1944 iniziò il postulato e il 5 agosto 1946 fece la professione.
Fin dal noviziato aveva presentato la domanda per partire missionaria, però non fu accolta per la sua fragile salute. Iniziò perciò la sua missione, per i primi sei anni, come guardarobiera nelle case addette ai Salesiani di Asti e di Penango. Ripeté la domanda missionaria che fu accolta appena ebbe emesso i voti perpetui. Nell’anno 1952-1953, nella Casa missionaria “Madre Mazzarello” di Torino, si preparò a partire ed intanto lavorava anche come aiuto infermiera. E finalmente il 3 ottobre 1953, con la protezione speciale di santa Teresa di Gesù Bambino, partì per il Giappone. Fu un lungo viaggio di tre mesi in nave.
Rimase in Giappone, nella casa di Beppu, solo per tre anni, dopo i quali l’Ispettoria ebbe dal Centro l’incarico di mandare alcune suore ad aprire una missione in Corea. “Fui tra le scelte, il 24 aprile 1957”, scrive suor Maria. “Dodici anni, i più belli della mia vita. Un inizio con tanta povertà di ogni genere. Però ci si voleva bene”. Lavorò a Seoul, poi a Kwangiu e di nuovo a Seoul dove fu direttrice dal 1965 al 1968.
Il 24 aprile 1969 fu trasferita di nuovo in Giappone, nella casa di Yamayaka, come economa, in seguito a Tokyo fu incaricata delle Aspiranti. Il 20 giugno del 1975 fece ritorno in Italia, “su richiesta della Madre generale Ersilia Canta, con grande mio rincrescimento”. Confidava: “Ho dovuto lottare per fare la volontà di Dio, ma dopo ho provato tanta pace e gioia in cuore. Ringrazio ogni giorno il Signore per avermi scelta e la Congregazione per avermi accettata. Ho fatto l’esperienza di vita missionaria andando ad aprire la missione in Corea. Ho in cuore tanti ricordi, riconoscenza e occasioni di offerta”.
Visse gli anni seguenti nella sua Ispettoria di origine, nelle case di Nizza Monferrato, di Gallo Grinzane e di Bra. Svolse la sua missione in laboratorio e nel guardaroba, distinguendosi per l’umiltà e la dolcezza. Superava le difficoltà dissimulando le tensioni e invitava anche gli altri a farlo. Era fragile, ma molto buona e di forte volontà.
Dal 2008 era nella casa delle sorelle anziane di Nizza “Madre Angela Vespa”, dove continuò a testimoniare l’umiltà, il distacco e una grande dolcezza. Nell’ultimo anno declinava in maniera evidente, finché si è spenta serenamente, accompagnata con cura dalle collaboratrici laiche e dalle consorelle, dalle quali era seguita con affetto e con tanta preghiera.
Riconoscenti a questa cara sorella missionaria, la affidiamo a Maria Ausiliatrice da lei tanto amata e pregata, perché la introduca alla festa del Cielo.

L’Ispettrice
Suor Angela Schiavi

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