1 dicembre 2012

IL NATALE DEGLI IMMIGRATI


Accarezza i bimbi degli immigrati,
alla tua carezza risponderanno
con un sorriso che è un anticipo di paradiso.
Canta con loro e per loro,
perchè non sentano la nostalgia
dei loro parenti e amici, li renderai felici.
Regala ancora qualcosa della tua
borsa-spesa, qualche pane un po' di pasta
uscirai dalla Coop o dalla Esselunga più distesa.
Non inviarli alla mensa popolare
con facilità; potrebbero vergognarsi,
i poveri hanno una loro dignità.
Vinci la tua pigrizia, non fermarti
ai luoghi comuni, ma leggi le loro storie
vere, oltre i confini della crudele legge di Bossi-Fini.
Non vergognarti se ti invitano
ad attingere con la mano allo stesso
piatto, sorridi e ringrazia, e ritieniti soddisfatto.
Fai festa con loro il giorno di Natale,
mangia con loro dolce e Pandoro, ma poi
le stanze vuote della Chiesa apri a loro.
In modo che l'annuncio del Vangelo
diventi Buona Novella, provocazione
e profezia nel nome di Gesù Giuseppe e di Maria.

Testo di Carlo Castellini, liberamente ispirato al Vangelo di Marco

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